domenica 31 agosto 2014

DAI TEMPLARI ALLA MASSONERIA

Dai Templari alla Massoneria

Il mondo accademico sembra aver accettato supinamente come verita' assoluta la propaganda ufficiale secondo cui l'origine della Massoneria e' da far risalire al 24 giugno del 1717. Eppure qualsiasi studio serio e approfondito sulla ancestrale dottrina a cui fa espressamente riferimento l'insegnamento esoterico massonico non puo' non ricollegare la nascita di tale ordine iniziatico alla tradizione dei grandi maestri costruttori dell'antico Egitto e alla catena di societa' segrete che si sono succedute nel tempo preservandone la memoria. Il sapere della casta sacerdotale egizia e dei suoi faraoni e' stato tramandato attraverso i secoli da una ristretta cerchia di iniziati all'altra, passando per confraternite come quella essena, templare, rosacrociana e massonica, fino ad approdare ai nostri giorni. In realta', quindi, nel 1717 e' stata solo ufficializzata un'organizzazione clandestina esistente sin dall'epoca della soppressione dei cavalieri templari.
Questa premessa non ha lo scopo di porsi come un tedioso excursus storico fine a se stesso, ma ha invece l'ambizione dichiarata di introdurre il lettore alla comprensione delle vera natura dei cosiddetti problemi politici odierni. Per capire realmente il presente, infatti, e' indispensabile conoscere il passato oltre le verita' politicamente corrette. La storia ufficiale ci ha sempre nascosto il vero ruolo svolto dalle societa' segrete di stampo massonico nel corso dei secoli e per tale ragione in questo capitolo verranno esaminate quasi esclusivamente le ideologie e i capovolgimenti politici scaturiti direttamente da esse. Per quanto possa sembrare assurdo, trasformazioni sociali epocali come la Guerra d'indipendenza americana, la Rivoluzione francese e la Rivoluzione bolscevica nascono tutte dallo stesso grembo massonico. Persino le ideologie ateistiche apparentemente piu' in antitesi tra loro come capitalismo e comunismo sono state partorite sempre dall'identico ''illuminato' laboratorio di idee. A sostegno di questo assunto esiste infatti una mole spaventosa di prove che aspettano solo di essere prese in considerazione dal grande pubblico. Al lettore si chiede quindi solo di avere un po' di pazienza e di formulare la propria opinione definitiva su quanto viene affermato solo dopo avere terminato la lettura dell'intero capitolo.

Un accenno alle origini ufficiali del termine 'Loggia'

Il termine massone deriva dal francese 'macon', che significa letteralmente muratore e che originariamente veniva utilizzato in modo generico per indicare in particolari corporazioni. La peculiarita' di queste confraternite specializzate nella costruzione delle cattedrali in stile gotico era una misteriosa dottrina ecumenica a cui si ispiravano e la forte solidarieta' che legava tra loro i membri di queste gilde. Questi ultimi infatti utilizzavano segni di riconoscimento segreti per potersi identificare tra la gente comune e allo stesso tempo per distinguersi dalle altre corporazioni di tagliapietre tradizionali. Tali segni convenzionali erano di vario genere e andavano da una particolare stretta di mano a parole chiave prestabilite. La loro dottrina era quindi segreta e veniva professata a porte chiuse tra i soli membri della confraternita; solo agendo in questo modo essi poterono garantirsi un riparo sicuro dai boia della Santa Inquisizione e dalla accuse di eresia. Si trattava inoltre di una fratellanza che assicurava protezione, ospitalita' e assistenza a tutti i suoi adepti e che era comunemente detta 'libera' comparve ufficialmente per la prima volta nel 1278 trai i progetti di costruzioni dell'abbazia di Notre Dame d'Orval in Francia e veniva utilizzato per indicare il luogo giuridicamente protetto dove si svolgevano sia le riunioni segrete di carattere politico che lo studio dei progetti architettonici.
L'area della 'loggia' godeva di uno status giuridico di extraterritorialita', costituiva cioe' una sorta di zona franca non sottoposta alla giurisdizione papale e feudale dove i liberi massoni potevano divulgare la propria dottrina 'etica'. Le logge quindi divennero presto il punto di riferimento delle correnti di pensiero piu' dissidenti e sovversive all'ordine costituito, il luogo dove trovarono segretamente sostegno le grandi eresie di matrice gnostica. Ognunga di esse infatti faceva parte di una rete di collegamento organizzata, che nel suo complesso costituiva un formibabile strumento d'azione politico sotterraneo. Grazie alle particolari privilegiate condizioni di riservatezza e di anonimato garantitole dal proprio statuto, la Massoneria pote' cosi sopravvivere alle persecuzioni della Chiesa, divenendo l'erede naturale e clandestino dell'ordine templare ufficialmente soppresso.
Nel XV secolo i maestri massoni cominciarono a convocare le loro prime assemblee generali di cui resta traccia storica nelle riunioni che si tennero a Ratisbona (1459) e nella citta' di Stira (1464). Il 24 giugno del 1535, per esempio, venne siglata la famosa Carta di Colonia con cui si ammetteva formalmente l'ingresso nelle corporazioni dei cosiddetti 'liberi massoni speculativi' , ovvero i membri che non esercitavano materialmente alcuna attivita' edilizia. Si trattava cioe' di adepti che si occupavano esclusivamente di portare a compimento gli obiettivi politici dell'ordine, cospirando nell'ombra contro papi e monarchi. Nel giro di pochi anni essi arrivarono a rappresentare la maggioranza assoluta e la Massoneria accrebbe notevolmente la sua influenza sulle vicissitudini politiche delle nazioni.
Nel 1717, infine, le logge massoniche trovarono le condizioni politiche a loro favorevoli per uscire allo scoperto e colsero quindi l'occasione per ufficializzare la propria posizione semiclandestina sotto la veste rassicurante di una 'associazione filantropica'. La maggior parte degli studiosi accademici pero' tende a negare qualsiasi coinvolgimento reale della Massoneria nei complotti che portarono alle grandi rivoluzioni della storia. Ma tale indulgenza puo' essere plausibilmente fatta risalire al fatto che oggi come ieri, i massoni occupano tutti i centri di potere. Nascosta al sicuro dietro la pelle d'agnello degli scopi umanitari, la confraternita continua indisturbata la sua opera di costruzione del 'Nuovo Ordine Mondiale', un progetto secolare ormai quasi completamente realizzato, che ha lo scopo di creare un unico governo mondiale asservito agli esclusivi interessi di alcune storiche famiglie di banchieri che finanziarono la nascita dell'ordine.

La Gran Loggia dell'antico Egitto

La tradizione massonica riconduce le origini della confraternita a tempi cosi' remoti da arrivare ad affondare le sue radici nella mitica era antidiluviana. Come affermo' autorevolmente nel 1783 George Smith, il Gran Maestro della contea di Kent, la Libera Muratoria eredito' la maggior parte dei suoi misteri dall'antico Egitto, dove Osiride e Iside erano due divinita' antropomorfe che rappresentavano la creazione come prodotto di forze tra loro opposte e antagoniste. Concetti astrali simboleggiati appunto dal maschile e dal femminile, in cui possiamo riconoscere le fondamenta dottrinarie di tutte le successive ideologie gnostiche. E poiche' ogni cosa in natura trae origine dal suo perfetto opposto (non puo' esistere il concetto di luce senza quello di ombra, etc.), il culto di entrambe le divinita' egizie venne trasfigurata all'interno delle logge con le immagini del sole e della luna (simboli degli opposti come luce e tenebra). Smith riteneva inoltre che persino i Druidi celti avessero appreso le proprie conoscenze esoteriche direttamente dai primi massoni del mondo antico.
Gli antichi costruttori dei templi egizi non erano solo dei normali tecnici, come geometri e architetti, ma veri e propri mistici che utilizzavano l'art muratoria come forma di espressione sacra in grado di 'parlare' alla mente e al cuore dell'iniziato attraverso l'uso del numero, della forma e delle proporzioni divine. Le parole di un insigne egittologo come Francois Daumas ne confermarono il carattere esoterico : ''Essa e' il frutto di un impegno tutto interiore, d'una coscienza magistrale che consenti all'individuo di trascendersi e di attingere al riflesso della bellezza e della perfezione assoluta. Lo scopo che questi antichi maestri architetti si prefiguravano di raggiungere nel realizzare le proprie opere era quindi sostanzialmente identico a quello attualmente perseguito dalla Massoneria moderna.
Inoltre i testi sacri dell'Egitto arcaico ci informano che i sacerdoti egizi per salvare la propria anima dalla morte dovevano conoscere i misteri celebrati nel segreto dei templi. Un particolare questo non di poco conto, visto che il clero egizio per poter accedere a tali segreti doveva prima superare una serie di prove e di rituali che oggi sono rimasti praticamente immutati nella Massoneria. Peraltro, sappiamo per certo da un'antica stele egizia conservata al British Museum che l'iniziato doveva trascorrere un'intera notte in meditazione seduto sul pavimento del tempio dei leoni prima di essere ammesso alle successive prove, un tipo di iniziazione che viene praticata ancora oggi per accedere ad alcuni ordini moderni dei liberi muratori. Ma il rito massonico di origine egizia piu' celebre e' sicuramente il cosiddetto ' passaggio attraverso la pelle'', con cui l'iniziando al grado di Maestro si ripiega nella posizione fetale all'interno di un sacco di pelle per poi rinascere con una resurrezione simbolica.
I reperti storici di cui disponiamo sull'antico Egitto documentano sia l'effettiva esistenza in tempi remotissimi di corporazioni iniziatiche di costruttori, sia le modalita' di svolgimento dei loro riti d'iniziazione. L'egittologo francese Bernard Bruyere, per esempio, tra il 1920 e il 1952 effettuo' numerosi scavi vicino alla famosa piana di Gizah, nella localita' di Deir el-Medineh, dove scopri' alcune tombe dall'aspetto molto particolare. Si trattava di urne funerarie finemente lavorate che risalivano al XIV sec. a.C. e che erano appartenute a un'antica corporazione di costruttori egizi (architetti, muratori, scultori, pittori, etc.). Ma la circostanza piu' eloquente e' che ciascuna tomba portava inciso su di essa il simbolo del cubito sacro (equivalente a 0,635660 metri), la squadra, la livella e altri simboli distintivi che caratterizzavano la confraternita massonica sin dalla sua fondazione.
Possiamo dunque escludere che i massoni si siano inventati una parentela culturale con l'antico Egitto solo per attribuirsi 'nobili referenze', in quanto tanto i rituali quanto i simboli che hanno in comune con esso non erano conosciuti in epoca medioevale. Dall'interpretazione dei geroglifici si scopri' poi che i membri della corporazione di Deir el-Medineh, pur lavorando per il Faraone, godevano di una propria autonomia e indipendenza. Possedevano uno status giuridico del tutto assimilabile a quello che sappiamo essere stato concesso migliaia di anni piu' tardi alle confraternite massoniche mediante l'approvazione dei loro statuti. Peraltro, come se le analogie con la Massoneria non fossero gia' fin troppo evidenti, i costruttori egizi, oltre a essere suddivisi per logge a seconda dei propri compiti, erano anche ripartiti gerarchicamente nei tre diversi gradi di apprendista, compagno e Maestro. Puo' quindi risultare addirittura pleonastico aggiungere che i membri dell'antica confraternita egizia indossavano anche un grembiule rituale che permetteva loro di distinguersi dai profani e che si presentava sostanzialmente identico all'attuale grembiule massonico.
Queste scoperte condussero lo stesso egittologo Bernard Bruyere a concludere che le corporazioni dei costruttori di Deir el-Medineh anticiparono in tutto e per tutto le caratteristiche della Libera Muratoria moderna. Nei rituali di fondazione dei templi, inoltre, si allude esplicitamente sia ai 'Figli della luce' che eressero mura destinate a nascondere i misteri divini agli occhi dei profani, quanto alla 'Dimora dell'oro', dove i sacerdoti praticavano l'arte dell'alchimia. Una circostanza questa di grande rilievo storico, in quanto ritroveremo l'appellativo di 'Figli della luce' tra i titoli attribuiti agli esseni, mentre il tema dell'alchimia divenne invece un'ossessiva costante dell'arte gotica templare e massonica. Pertanto, una volta ristabilito il giusto collegamento tra il culto esoterico dell'antico Egitto dei Figli della luce e la dottrina gnostica della comunita' essena che si riconosceva sotto lo stesso nome, possiamo anche arrivare a comprendere il vero motivo per cui uno dei piu' grandi ideologi della Massoneria come Albert Pike abbia potuto dichiarare (nella sua opera Morale e Dogma) che la sua confraternita ha sempre professato il culto di Lucifero, una confessione ancestrale che identifica simbolicamente Lucifero con il pianeta Venere ( in quanto si tratta di un astro che ha la caratteristica di sorgere ogni mattino prima del sole, annunciando cosi' l'arrivo della luce). Ma Albert Pike, dietro la maschera dell'uomo colto e filantropico, era anche un convinto razzista che istigava all'odio contro i neri. E tra le sue scioccanti affermazioni troviamo questa : ''Uniremo tutti gli uomini bianchi del sud che si oppongono alla concessione del voto ai negri formando il grande ordine dei confratelli del sud la cui esistenza dovra' essere nascosta a tutti fuorche' ai suoi membri''. Sembra proprio che la Massoneria sia in realta' tutto il contrario di cio' che afferma di essere in pubblico. L'elite del ramo massonico fondato da Pike e' il 33° grado chiamato 'Sovrano Ispettore Generale' e ancora oggi questo gruppo, a cui si accede solo per invito, governa il sud degli Stati Uniti. Il 33° grado e' stato raggiunto da massoni come il presidente degli Stati Uniti Henry Truman, il generale Douglas McArthur e il direttore dell'FBI J. Edgar Hoover. Ognuno di essi infatti ha servito i piani in agenda della Massoneria dalle proprie posizioni di potere.

'La massoneria e' la gnosi; e i massoni sono i veri gnostici che perpetuano la millenaria tradizione''
''La Massoneria....ha conservato il procedimento dei sacerdoti dell'Egitto, di cui riconosce l'insegnamento come punto di partenza''

Fonte : Rivelazioni non autorizzate


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